14-10-2025
Nasce a Modena l'Accademia delle Arti e dei Mestieri del Teatro in Carcere, un progetto unico nel suo genere, ideato e realizzato dal Teatro dei Venti con il sostegno del Ministero della Giustizia.
Un percorso di formazione di 704 ore totali, per acquisire i mestieri del palcoscenico, trasformando il tempo della detenzione in una concreta opportunità di reinserimento professionale e sociale.
Il progetto è stato presentato ufficialmente in una conferenza stampa martedì 14 ottobre presso la Casa Circondariale di Modena (Strada Sant'Anna 370). Un progetto realizzato nell'ambito del Ventennale del Teatro dei Venti (2005 - 2025).
Alla conferenza sono intervenuti:
● Silvio Di Gregorio, Provveditore dell'Amministrazione Penitenziaria di Emilia-Romagna e Marche;
● Francesca Romana Valenzi, Direttore dell’Ufficio Detenuti e Trattamento del PRAP;
● Orazio Sorrentini, Direttore del Carcere di Modena;
● Stefano Tè, Direttore artistico del Teatro dei Venti;
● Oliviero Ponte di Pino, Critico e docente dell'Accademia;
● Eleonora De Marco, Vice Presidente Fondazione di Modena;
● Alessandra Camporota, Assessora alla Sicurezza urbana integrata e Coesione sociale del Comune di Modena.
L’Accademia si propone di fornire a detenuti e detenute competenze teoriche e pratiche nelle principali figure professionali dello spettacolo dal vivo, sia artistiche (recitazione, drammaturgia) che tecniche (fonica, illuminotecnica, scenotecnica, realizzazione costumi). L’obiettivo è creare un modello innovativo che contribuisca a trasformare il carcere in presidio culturale e luogo di produzione in costante dialogo con la città.
Il percorso didattico, che prende il via con un primo prototipo da ottobre 2025, si articola in due programmi di studio – artistico e tecnico – con lezioni tenute da professionisti riconosciuti, tra cui registi, docenti universitari, tecnici e drammaturghi, all’interno della Casa Circondariale di Modena. Sono inoltre previsti momenti di formazione presso la sede del Teatro dei Venti, con la possibilità di attivare tirocini ed esperienze formative presso enti teatrali del territorio. Per questo primo anno, ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza, con l’obiettivo futuro di fornire diplomi di qualifica professionale riconosciuti.
MATERIE E DOCENTI
Teatro: Teatro dei Venti (lezioni iniziate nel mese di settembre 2025);
Scrittura scenica e drammaturgia: Vittorio Continelli (lezioni a partire da ottobre 2025);
Fonica e illuminotecnica: Marcello Marchi (lezioni a partire da novembre 2025);
Creazione costumi per la scena: Nuvia Valestri (lezioni a partire da novembre 2025);
Allestimento scenico: Fabrizio Orlandi (lezioni a partire da gennaio 2026);
Storia del teatro: Oliviero Ponte Di Pino (lezioni a partire da gennaio 2026);
Formazione del personale penitenziario: Teatro dei Venti (a partire da ottobre 2025).
Per un totale di 704 ore di lezione presso la Sala Teatro della Casa Circondariale di Modena fino a marzo 2026.
OBIETTIVI
Il progetto si articola su tre assi di intervento sinergici, mirando a generare un impatto trasformativo a livello individuale, istituzionale e sociale.
Sviluppo e valorizzazione della persona: Offrire ai detenuti e alle detenute strumenti concreti per la crescita personale e professionale. Potenziare le competenze, stimolare la scoperta e la valorizzazione delle abilità creative, relazionali e tecniche di ogni partecipante, finalizzandole alla realizzazione di un’opera artistica tangibile e di alta qualità. Creare un ponte verso il futuro: Fornire un percorso strutturato di formazione e accompagnamento alla professionalizzazione nei mestieri del teatro (attore, tecnico, sarto, etc.), gettando le basi per un concreto reinserimento lavorativo.
Innovazione dell’Istituzione Penitenziaria: Promuovere un ambiente detentivo più inclusivo e collaborativo. Costruire dialogo e inclusione, attraverso pratiche teatrali condivise, favorire un clima di collaborazione e dialogo costruttivo tra la popolazione detenuta e il Personale Penitenziario, migliorando la qualità delle relazioni interne all’istituto. Rinnovare la narrazione interna, qualificando l’esperienza detentiva non solo come un percorso di espiazione della pena, ma anche come un’opportunità di formazione e produzione culturale.
Impatto sulla comunità e sul territorio: trasformare la percezione del carcere e dimostrare il valore sociale della cultura. Contribuire a trasformare il carcere in un polo culturale, e la Casa Circondariale di Modena come un centro di produzione culturale attivo e integrato nel tessuto cittadino, un luogo di cittadinanza che genera valore per l’intero territorio. Sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza: Coinvolgere attivamente il pubblico, le istituzioni e gli stakeholder sull’importanza del percorso teatrale, dimostrando come l’investimento sul reinserimento del singolo individuo si traduca in un beneficio tangibile per la società nel suo complesso.
LA RETE A SOSTEGNO DEL PROGETTO
Oltre al Ministero della Giustizia, che finanzia l’Accademia, le attività del Teatro dei Venti all’interno del Carcere di Modena sono sostenute da una pluralità di soggetti, a partire dal Comune di Modena, attraverso il finanziamento della Cassa delle Ammende, dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, dalla Fondazione di Modena.
PROSSIMI APPUNTAMENTI IN SCENA
ASPETTANDO GODOT.
14-15 novembre ore 20.00
Spettacolo del Gruppo l’Albatro nell’ambito di Màt Settimana della Salute Mentale.
Luogo: Teatro dei Segni.
MACBETH: PROVA APERTA
22 novembre ore 19.00
Prima tappa di una nuova produzione con gli attori e le attrici delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia.
A seguire “Evento conclusivo del progetto Abitare Utopie V – realizzato con il sostegno della Fondazione di Modena.
Luogo: Teatro dei Segni.
NON UNA GRANDE STORIA
6 dicembre ore 20.00
Spettacolo con Vittorio Continelli, produzione Teatro dei Venti.
VOCI ASSURDE, CORPI CRUDELI
dal 9 al 13 dicembre (orari e modalità di partecipazione da definirsi)
Primi studi su Artaud attraverso Beckett, nell'ambito di Trasparenze di Teatro Carcere.
Luogo: Casa Circondariale di Modena e Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia.
FAVOLE PER ORIENTARSI (titolo provvisorio).
22-23 dicembre (ORARI DA DEFINIRSI)
Installazione audio con ascolto in cuffia realizzata con gli ospiti della CRA SG Bosco, nell’ambito del progetto Abitare Utopie.
Luogo: Teatro dei Segni e altri spazi del quartiere.