La storia dell’ Arci è un racconto di persone e sogni, dove l’impegno collettivo si intreccia con la necessità di guardare al futuro con ottimismo e costruire spazi dove le idee possono diventare progetti concreti. L’associazione nasce nel 1957, unendo il desiderio di partecipazione all’idea di “tempo libero”, quelle ore che molti di coloro che sarebbero diventati il cuore dell’associazione, i soci e i volontari attivi, avrebbero scelto di dedicare alla propria comunità, contribuendo così a realizzare quella che oggi viene definita cittadinanza attiva. Forte dei valori che l’hanno costituita, dall’antifascismo alla democrazia, in questi sessant’anni si è conquistata il ruolo di protagonista della vita democratica del Paese attraverso le battaglie per i diritti civili, l’uguaglianza sociale e le lotte alle discriminazioni, impegnandosi ogni giorno a costruire una società più giusta e accogliente attraverso azioni come la creazione di opportunità di incontro, cultura, approfondimento, socialità e solidarietà accessibili a tutti. L’Associazione Ricreativa Culturale Italiana nasce a Firenze, nel maggio del 1957, e pochi mesi dopo, nel dicembre dello stesso anno, a Modena si costituisce il primo nucleo dell’Arci, a prova che il terreno sociale emiliano sia fertile e che la tradizione dei circoli operai, delle Case del Popolo e delle società di mutuo soccorso era radicato e in attesa di evolversi in qualcosa di nuovo, pronto a cogliere le necessità di una società in continuo mutamento e diventare la “casa” di milioni di persone. Donne e uomini che hanno liberamente scelto di impegnarsi per promuovere emancipazione attraverso l’autorganizzazione e la partecipazione attiva.
Dal 2007 la sede di Arci Modena si è spostata in via IV Novembre 40/L, a seguito della riqualificazione degli stabili dell’ex macello comunale. In questo nuovo contesto, il Comitato provinciale ha continuato a investire in nuova socialità e strumenti che aiutassero i circoli e la rete Arci ad essere punti di riferimento per l’aggregazione.