Stop alla guerra in Ucraina

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23-02-2022

Ferma condanna all’aggressione militare russa e richiesta di uno stop immediato delle ostilità e di protezione umanitaria per i civili. Arci Modena si mobilita, in collaborazione con associazioni ed enti del territorio, per scendere nelle piazze e lanciare un appello contro la guerra.

SABATO 5 MARZO A ROMA
Ritrovo alle 13 in Piazza della Repubblica a Roma, per aderire alla manifestazione nazionale e unitaria EUROPE FOR PEACE e dire basta alle armi, alla violenza e alle guerre

GIOVEDì 24 ORE 18 A CARPI

Un presidio per dire no alla guerra, in programma giovedì 24 febbraio alle 18 davanti al Municipio di Carpi, promosso da Arci, Anpi, Cgil, Cisl, Vivere Donna e Udi e con il sostegno delle associazioni del territorio, per lanciare un appello alle istituzioni nazionali e internazionali a impegnarsi in un percorso di dialogo e pace rispetto alla situazione che vede coinvolta l’Ucraina e la Russia. Ricordando che l’articolo 11 della Costituzione Italiana sancisce che “L’Italia ripudia la guerra”, le associazioni promotrici chiedono quindi di arginare derive bellicistiche e i focolai di tensione e dichiarano: “Siamo per la pace e contro la guerra perché l’umanità ha tutto da perdere da un conflitto ed è indispensabile lavorare insieme per superare le diseguaglianze e andare verso la riduzione delle spese militari”. Alla manifestazione è possibile partecipare portando i propri simboli e bandiere.

SABATO 26 ORE 11 A MODENA

Tam Tam di Pace, la rete di associazioni di Modena, interviene dopo l’azione militare iniziata in Ucraina da parte della Federazione Russa, invitando cittadine e cittadini alla mobilitazione per sabato 26 febbraio alle 11 davanti alla Prefettura di Modena (viale Martiri della Libertà 34) dove si svolgerà un Sit-In pacifico per lanciare un appello alle istituzioni democratiche affinché pongano un argine alle derive bellicistiche, si adoperino in sede delle Nazioni Unite e delle Istituzioni europee a far prevalere gli strumenti diplomatici e negoziali. 

DOMENICA 27 ORE 18 A SASSUOLO

Manifestazione per la pace con presidio alle 18 in piazza Garibaldi (piazza piccola) a Sassuolo promossa da Arci Modena, Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Legambiente, Auser, Udi, Circolo Culturale Artemisia e Coordinamento per la Democrazia Costituzionale per chiedere la cessazione immediata delle operazioni militari e il ritiro dell'esercito russo dal territorio ucraino; la riapertura col coinvolgimento e la regia dell'Onu di trattave tra le parti al fine di porre pacificamente fine al conflitto in corso e che l'Unione Europea, che è stata insignita del Premio Nobel per la Pace, eserciti tutta la sua influenza per fermare il conflitto.

 

L’Arci chiede lo stop immediato delle ostilità in Ucraina e condanna l’aggressione armata della Russia.

Esprimiamo una forte preoccupazione per la popolazione civile inerme, i bambini, le donne, i vecchi, che come sempre pagheranno il prezzo più caro della guerra. Auspichiamo che si rendano da subito disponibili dei corridoi protetti per consentire alle agenzie internazionali e alle organizzazioni umanitarie un intervento efficace e senza rischi.

Siamo vicini e solidali alla società civile pacifista in Russia e Ucraina e sosteniamo con loro tutti gli sforzi necessari per un immediato cessate-il-fuoco e per una ripresa dei tavoli negoziali: “la pace si fa con il nemico”.

E’ questo il momento di far sentire la voce della società civile pacifista in Italia e in tutta Europa!

L’Arci parteciperà alle iniziative che sono programmate – e si stanno in queste ore organizzando – in moltissime città italiane e concorrerà a promuoverne di ulteriori in un’ottica di inclusione, unità e partecipazione diffusa – sui contenuti già pubblicati dalla Rete Italiana Pace e Disarmo – così come è già parte attiva della manifestazione di Roma di sabato 26 in Piazza SS. Apostoli.

Vogliamo prenderci la nostra parte di responsabilità, come cittadine e cittadini, e dire con chiarezza alle istituzioni italiane ed europee che la nostra mobilitazione non cesserà – anzi crescerà – fin quando i venti di guerra non saranno spenti.

Chiediamo al nostro Paese e all’Europa:

Auspichiamo inoltre che le Nazioni Unite assumano un ruolo centrale nella prossima fase, come soggetto super partes a garanzia di tutti i Paesi coinvolti, per poter riaprire la strada per un processo di pacificazione stabile e duraturo in un quadro di rispetto dei diritti fondamentali per tutte e tutti.

Quanto abbiamo di fronte conferma l’importanza di un investimento delle istituzioni e del terzo settore nella promozione di una cultura di pace presso le giovani generazioni, contribuendo alla creazione di spazi in cui si possa esprimere la voce delle cittadine e dei cittadini che chiedono pace, cultura, giustizia e lavoro.