Una firma per l'Italia

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24-07-2024

E’ partita in grande stile la raccolta firme a sostegno del referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata (Ddl Calderoli - legge 26 giugno 2024, n. 86).

Oltre 500 le firme lasciate dai modenesi sabato 22 luglio durante l’iniziativa di lancio della campagna referendaria in piazza Matteotti a Modena (in FOTO) promossa dal Comitato modenese che vede riuniti diversi partiti dell’opposizione, sindacati e associazioni. Oltre 1.000 le firme raccolte nel fine settimana in feste politiche e iniziative varie.

Lo slogan della campagna referendaria è “Contro l’autonomia differenziata. SI’ all’Italia unita libera giusta”.

I prossimi banchetti di raccolta firme saranno organizzati il 25 luglio nelle varie iniziative in provincia di Modena della “Pastasciutta antifascista”.

E’ possibile firmare presso le sedi di Modena e provincia di tutti i soggetti promotori del referendum, e inoltre in occasione di feste politiche, iniziative pubbliche, eventi, mercati cittadini.

Per conoscere il calendario dei banchetti (in continuo aggiornamento) consultare i social e i siti dei soggetti promotori.

Il Comitato promotore è composto a livello nazionale da un vasto fronte di partiti dell’opposizione e di sindacati e associazioni. A Modena ne fanno parte Cgil e Uil, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Rifondazione comunista, Alleanza Verdi-Sinistra, Possibile, Partito Socialista, Modena Volta Pagina, e tutte le associazioni che compongono la rete de La Via Maestra per la Costituzione, tra cui, Anpi, Arci, Arcigay, Coordinamento democrazia costituzionale, Udu, Libera, Legambiente. Ed inoltre Agedo, Movimento Cooperazione Educativa, Fiab, Comitato ER contro ogni Autonomia, Rete per l’Emergenza Climatica e Ambientale ER.

Nei prossimi giorni sarà possibile firmare anche on line, nella piattaforma www.referendumautonomiadifferenziata.com (in costruzione). La raccolta firme termina a metà settembre.

 

“La raccolta firme è partita benissimo – dicono dal Comitato promotore modenese - c’è grande attesa da parte delle persone per firmare il referendum abrogativo di questa legge scellerata, fa paura l’idea spaccare l’Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all’irrilevanza politica ed economica, anche a livello europeo. Un problema non solo del Mezzogiorno, ma anche del sistema produttivo del Centro-Nord”.

Fa paura l’idea di una sanità privata, di una scuola privata, di politiche ambientali spacchettate, quando l'unica strada sarebbe quella di fare politiche globali. La gente ha paura per il proprio futuro questa legge indebolisce le persone, soprattutto le povere, ma non solo.

“Abbiamo riscontrato una grande voglia di partecipazione da parte delle persone, la volontà di firmare e nell’aprile del 2025 di votare contro questa legge che spacca l’Italia, compromette definitivamente il Servizio sanitario nazionale, demolisce il welfare universalistico, divide le persone tra chi può permettersi una vita agiata e pagarsi scuola e sanità private, e chi no” spiegano ancora dal Comitato.

Una legge che mette in discussione il contratto collettivo nazionale di lavoro, regionalizza e frammenta la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, alimentando una competizione territoriale al ribasso sulla pelle dei lavoratori.

Una legge che frena lo sviluppo sottraendo totalmente allo Stato la competenza su materie strategiche (politiche energetiche, reti e infrastrutture, telecomunicazioni, porti e aeroporti, trasporti, ricerca scientifica, ambiente, cultura, rapporti con l’Ue, commercio con l’estero, protezione civile, previdenza complementare e integrativa, ecc…) pregiudicando le prospettive dell’intero sistema economico nazionale, frammentando le politiche ambientali e quindi le politiche per il contrasto al cambiamento climatico e la conversone ecologica del sistema produttivo.