Cinedanza Festival 2019

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07-10-2019

Cinedanza Festival è il primo concorso internazionale di videodanza in Emilia-Romagna in collaborazione con di Supercinema Estivo e Circolo Ribalta che si terrà il 26 e il 27 ottobre 2019 al Drama Teatro.

CALL TO ACTION: si cercano 8 ragazze/ragazzi a cui verrà offerto un incontro pre-festival sulla videodanza (TUTORING ALLA VISIONE) e due incontri post-festival su montaggio e post produzione (TUTORING FILM-MAKING).
I partecipanti formeranno una giuria popolare, votando il loro film preferito accanto alla giuria ufficiale.

Inoltre ci sarà un CONTEST VIDEO PROMO, in cui divisi in due gruppi dovranno produrre 2 video promo di 2 min l'uno. I video verranno votati sul canale YouTube del festival e 1 diventerà il promo ufficiale della seconda edizione del Cinedanza Festival.

PER PARTECIPARE
- Inviate una mail a cinedanzafestival@gmail.com
ENTRO le ore 23 di sabato 12 ottobre. Indicando nome, cognome, numero di telefono.

 

CINEDANZA FESTIVAL 

Sabato 26 ottobre

ore 17:30 – Corpo e pixel nella videoarte italiana (2010-2020)
incontro con Piero Deggiovanni

La video arte ha sempre mantenuto un rapporto diretto con il corpo, tuttavia, la ricerca in ambito audiovisivo, in questi ultimi dieci anni, grazie alla digitalizzazione e alla post produzione, si stacca definitivamente dalle ricerche e dalle esperienze dei decenni trascorsi verso suggestive ibridazioni tra corpo e pixel.

ore 19:30 – buffet a cura di Fusorari

ore 20:30 – Come nasce un videodanza. Tra arte e paesaggio.
incontro con Salvatore Insana (Dehors/Audela)

ore 21:30 – inizio proiezioni

Film selezionati:

ETCH regia Abby Warrilow, Lewis Gourlay con Joanne Pirrie direttore della fotografia Andrew Begg compositore Callum Rankine editor & VFX Artist Lewis Gourlay

Una ragazza fa un’escursione attraverso la brughiera remota. Su una collina in lontananza, sorge un edificio solitario, che scopre che è una sala scolastica abbandonata da tempo. Un piccolo sole penetra nel vetro sporco. Un pianoforte verticale si trova nell’angolo lontano.

Si toglie gli stivali infangati e con sicurezza nella sua andatura, si dirige verso il piano e lo tira da un angolo. Le ruote arrugginite sono bloccate e si articola, creando un arco. Una linea è scolpita in strati di polvere compattata e le antiche schegge del pavimento in legno col peso dello strumento…

HIC ET NUNC regia Emma Cianchi coreografia Angelo Parisi musica Lino Cannavacciuolo costumi Danilo Rao operatore steadicam Matteo Cinque fotografa di scena Federica Capo

Hic et nunc, frase usata da diverse correnti filosofiche, assume varie sfumature di significato tutte riconducibili a un semplice pensiero: tutte le nostre azioni avvengono qui e ora, nell’immediatezza del presente; il passato e il futuro, comunque importanti, sono ricordi, il tempo scorre inesorabile e la vita è qui e ora. Una linea retta, un luogo abbandonato in cui risuona la vita passata, un piano-sequenza per dire che il presente è l’unica dimensione in cui si vive veramente.

ECHOES regia Luisa Lazzaro con Leo Clarke, Omari Carter direttore della fotografia Diego Rodriguez coreografi Omari Carter, Leo Clarke, Luisa Lazzaro musica Alex Stoloff

Un uomo rivive e riflette sul ricordo di uno degli attentati del 7 luglio2005 aLondra, quando aveva 15 anni. “Con Echoes la mia intenzione era quella di realizzare un videodanza con un approccio documentario (il film si basa sull’esperienza di vita reale del protagonista adulto del film). Volevo invitare il pubblico a riflettere su come la prospettiva individuale influisce sugli altri e come questa si aggiunge al ricordo collettivo”.

JANCA regia Vincenzo Ricca
con Vincenzo Ricca e Annalisa Di Lanno

Un contadino che tra i suoi campi verdi e gialli parla a sé stesso, cercando qualche risposta dal più profondo della sua anima e tormentato dalla sua coscienza chiede perdono alla vita

ALTER IDEM regia Kim Karpanty coreografa e performer Joan Meggitt compositore Greg D’Alessio violino Sarah Blick operatore video Conner Childers

È facile perdersi, perdere di vista sé stessi e vagare. Bisogna orientarsi, guadare attraverso il pensiero e la sensazione. Il secondo sé è un amico fidato o uno stato alterato? Che la vista sia intima, ostruita o distante, l’armatura è evidente, che si avvolge su se stessa mentre scivola dentro e fuori dalla vista. C’è una via d’uscita o d’entrata? Qual è il vero sé?

STAGES regia Angela Rosales Challis danzatore e coreografo Chang Liu

Un videodanza animato che estrae le emozioni negative che la società ci ha insegnato a nascondere.
Questo progetto si è sviluppato attraverso la danza e l’improvvisazione della telecamera basata su una poesia. Chang Liu, cinese, queer, ballerino eccezionale, è in grado di esplorare quelle emozioni con potere e sensibilità.“Questo pezzo sperimenta con il movimento della telecamera che è determinato dal danzatore, un pezzo che non si basa sulla musica, coreografie che estraggono forti emozioni”.

MASS regia Fu LE, Adrien Gontier con gli allievi della Danse En Seine Association coreografo Fu LE direttore della fotografia Adrien Gontier operatore steadicam Fabienne Roussignol editor Camille Guiot

MASS è pianosequenza di 10 minuti girato a Parigi. Il progetto è stato inserito nei seminari coreografici di Danse en Seine, e coinvolge 40 ballerini dilettanti. Le immagini della folla appaiono sempre più spesso e simboleggiano gli attuali sconvolgimenti in tutto il mondo, evocando alternativamente feste, migrazioni, manifestazioni, raduni o semplicemente la vita quotidiana delle grandi città. Abbiamo lavorato così sulla massa, con tutta l’ubriachezza che può ispirare. Abbiamo confrontato l’individuo con i movimenti della folla, al fine di osservare come resiste o si immerge.

(Like a) Less Dense Brick regia Pia Lauritz con Jo Lloyd, Emma Riches fotografia James Lauritz musica Miro Lauritz canto Isadora Lauritz

Due donne resistono, pronte per essere guardate. Radici che crescono in agili strutture, siamo più morbide del tuo sguardo e pronte per essere schiacciate.

 

Domenica 27 ottobre 

ore 18:00 – Il montaggio: scrivere con le immagini
incontro con Esmeralda Calabria

ore 19:30 – buffet a cura di Fusorari

ore 20:30 – inizio proiezioni

ore 22:00 – PREMIAZIONI

Film selezionati:

AND SO SAY ALL OF US regia Mitchell Rose compositore Robert Een produttore Pomegranate Arts produttore esecutivo Brooklyn Academy of Music

52 coreografi internazionali costruiscono una catena d’amore per ballare. Gli artisti in evidenza includono Ohad Naharin, Mark Morris, Elizabeth Streb, Bill T. Jones, Meredith Monk, William Forsythe e Lucinda Childs. Il videodanza è stato commissionato dalla Brooklyn Academy of Music in onore dei 35 anni di servizio di Joseph V. Melillo come produttore esecutivo. “La tecnica del film è qualcosa che io chiamo Hyper-Matchcutting, in cui ogni modifica adiacente è perfettamente allineata in posizione e continuità. […] Volevo dare un senso di unità a questo tributo collettivo da parte di una comunità di artisti”.

PORCELAIN regia Roswitha Chesher con Sheila Hartley e Ian Russell produttore Trinity Laban coreografa Stella Howard

Un tavolo, due sedie, delle tazze da tè… una vita insieme… Porcellana.
Una storia d’amore… la vita e i suoi numerosi cambiamenti, incontro, condivisione, cura, dipendenza e perdita.
Una coppia mostra la storia di come la forza della loro relazione caratterizzi il modo in cui si sono adattati e hanno accettato un cambiamento causato da un grave problema di salute.

FUTURE BECOMES PAST regia e coreografia Janessa Clark performer Courtney Drasner fotografia Kathleen Kelley

Future Becomes Past è un assolo sul divenire, trasformarsi da un essere trattenuto a un sé liberato. La performer inizia nascosta in una piccola stalla di cavalli in un fienile antico. Il suo corpo è coperto da un testo scritto a mano (tutte le citazioni anti-femministe dai primi del XX secolo ai giorni nostri).
Cancellando le parole, sperimentando il lavoro fisico ed emotivo di annullare un corpo inscritto, navigando attraverso varie espressioni del tempo e dello spazio e interrogando il peso delle parole e la gravità della storia, la ballerina si emancipa. Si libera dai confini del suo ambiente verso un nuovo mondo coraggioso. Un videodanza per l’era femminista.

INTANGOUT regia Vito Alfarano produttore AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica direttore della fotografia Dario Franciosa editing Alessandro Gasperotto e Bruno Luca Perrone musica Cesko, Paco Carrieri & Paolo Greco

Intangout non racconterà alcuna storia ma parlerà del sentimento, della distanza, dell’assenza della persona che ami. Quando il corpo non è in relazione con la mente perché viaggia continuamente tra i ricordi della persona amata, e la memoria suscita sentimenti antitetici: dolore e gioia, libertà e possesso, carnalità e profondità, dolcezza e rabbia, passione e vendetta. Le canzoni di tango celebrano l’ombra del non detto, la malinconia delle cose perse e lontane, si nutre di tristezza, solitudine, perdita non solo di amore ma anche di amicizia, di abbandono non solo della persona amata ma anche del paese di origine, delle tradizioni, della casa, la stessa condizione in cui un prigioniero si trova a vivere in un luogo di privazione e lontano dai suoi affetti.

T.I.A (THIS IS AFRICA) regia, produzione Matthieu Maunier-Rossi con Aïpeur Foundou, Ella Ganga

Aïpeur Foundou è un ballerino e coreografo congolese. Tra alcune aree popolari di Brazzaville, ci mostra una possibile via per la libertà.

“Ideato, girato e registrato in 48 ore a Brazzaville (Congo). Coreografo e ballerino: Aïpeur Foundou (mescolando danza contemporanea e movimenti tradizionali congolesi). Il testo è una poesia originale scritta da Ronan Chéneau letta da Ella Ganga, una ballerina congolese. Il dialetto usato a volte è Lari. Il fiume nel film è il fiume Congo e Kinshasa si può vedere in lontananza sull’altra sponda”.

RELEARNING HOW TO FLY regia, coreografia, performer Daniela Alvares Beskow musica Lolla’nzzel editing Kdenlive

La libertà è collettiva. Una parte importante del suo processo di costruzione è l’apprendimento individuale. Conoscenza di sé, sviluppo della logica e pensiero strategico, fiducia in sé stessi, comprensione dell’ambiente. Lo sguardo panoramico da una base che ripara e allo stesso tempo spinge, sviluppa il corpo per volare. L’apprendimento è permanente e richiede dedizione.

DIANA regia Sara Iori performer Diana Mannarelli musica Teiuq

Diana è un essere umano che va oltre l’umano. Vive nei boschi, nei ruscelli, in riva al mare. È in comunione con animali selvaggi nascosti e rinuncia alla sua capacità intellettuale di ragione: Diana non ha volto e può sentire il mondo fluire senza giudizio. Diana non ha paura dell’assurdo, se ne nutre.

ORLO/HEM regia, performer, coreografa Filomena Rusciano illustrazioni e animazione stop motion Rinedda musiche Paolo Barone e Piero Ennio riprese Gennaro Sorrentino

I piccoli rumori di bordi fragili. Braccia incrociate per disegnare il riparo per le sporgenze emotive: perfetto occultamento che lascia sprofondare, ed è immediatamente un profondo.

THE IMPULSE regia Elissa Fontana performer Lucia Castoldi riprese, editing Riccardo Vormstein

Questo video è un’interpretazione artistica dell’impulso di un pittore; come si può tradurre un impulso irrazionale in un dialogo tra un dipinto e una persona.
Senza alcun input visivo, questo video traduce una pittura materica ed emotiva in una sequenza continua di movimenti. Avere un approccio spontaneo alla coreografia ma anche una comprensione dei movimenti e dei sentimenti.

LE FAUNE regia Joseph Simon produttore Dansateliers performers Daniel Barkan, Madelyn Bullard, Viviana Fabiano, Lucia Fernandez riprese Young-Jean Maeng, Laurens Heijs musica Jimmi Jo Hueting editing Fanny Hagmeier colore e audio Matija Peki

Le Faune è un mondo fantasy su pellicola, basato sul balletto L’après-midi d’un Faune di Vaslav Nijinski. In questo balletto, che fu prodotto nel 1912, Nijinsky prese una nuova direzione e ruppe con il solito, fluido codice di danza nel balletto. Il suo stile originale, rettangolare e con movimenti leggermente colorati, ha suscitato grande confusione tra il pubblico e la stampa. Nel suo film Le Faune, proprio come Nijinski, Joseph Simon incorpora influenze straniere nel codice del balletto per arrivare a nuovi tipi di espressione. Con questo crea un incantevole film di danza sul voyeurismo, l’intimità e la sessualità.

 

Che cos'è la videodanza?

La videodanza è una pratica di film-making in cui sono parimenti protagonisti il movimento degli interpreti e quello della videocamera. Un formato cinematografico diverso dal documentario, una coreografia creata appositamente per e con il cinema. Nel videodanza il movimento del corpo, il montaggio, l’editing e la postproduzione dialogano tra loro e concorrono insieme a creare la drammaturgia dell’opera finale. Un videodanza non è meramente una ripresa di uno spettacolo di danza.

La giuria

John Duncan, artista crossmediale, considerato uno dei massimi interpreti della sperimentazione artistica negli ultimi decenni.
Dorin Mihai, fotografo. Si forma in information technology. Fotoreporter dal 2011, nel 2014 l’incontro con il coreografo Claudio Gasparotto lo avvicina alla danza e alla fotografia di scena, con una collaborazione assidua e permanente.
Esmeralda Calabria, regista e montatrice cinematografica (David di Donatello per Habemus Papam) ha all’attivo più di 40 film dal1993 a oggi.

 

info su: https://dramateatro.it/cinedanza/