Giovani connettori di legalità

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01-12-2021

“La mafia è nata in Italia ed è la parola italiana più conosciuta al mondo” spiega un giovanissimo di seconda generazione, per un sedicenne originario dell’Italia del nord “sembra un fenomeno normalizzato” mentre una giovane donna cresciuta nell’entroterra campano e poi trasferitasi a Modena racconta che nella sua infanzia “era qualcuno a cui non dare fastidio, qualcosa di cui non parlare in pubblico che però c’è sempre stato. Oggi, con gli occhi di una ragazza che sta crescendo e si prepara a diventare adulta in maniera consapevole, ripensando agli anni trascorsi lì, mi rendo conto che qualcosa di sbagliato effettivamente esisteva”. Sono queste alcune delle impressioni raccolte all’interno del progetto “Giovani connettori di legalità. Laboratori intergenerazionali per promuovere la cittadinanza attiva contro le mafie” che, dopo una prima fase di raccolta dati, propone per tre giovedì un ciclo di incontri sulla criminalità organizzata nell’Aula Magna dell’Istituto F. Corni di Modena (via Leonardo Da Vinci, 30), dalle 9 alle 11 con possibilità di partecipare agli incontro da remoto (per info scrivere a opwindsor@tiscali.it). 

18 novembre 2021
Il radicamento della ‘ndrangheta nel territorio emiliano. Il processo Aemilia
con Enza Rando, avvocata e attivista, vicepresidente di Libera associazione, nomi e numeri contro la mafia e il giornalista Paolo Bonacini, autore del libro “Le centro storie di Aemilia”

25 novembre 2021
Le diverse facce del riciclaggio: i proventi malavitosi e mafiosi nel tessuto economico regionale
con Andrea Ronchi, avvocato e parte civile Cgil nel processo Aemilia; Stefano Zanardi, dottore commercialista, componente dell’ordine dei commercialisti di Modena e tesoriere di Libera e Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Modena

9 dicembre 2021
“I pesanti condizionamenti delle mafie alla vita democratica del nostro Paese” con l’intervento da remoto del professore Enzo Ciconte, storico, scrittore, politico e docente di Storia della criminalità organizzata all’Università Roma Tre e di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia.

I tre incontri saranno introdotti da Andrea Bosi, assessore ai Lavori Pubblici e Politiche per la Legalità del Comune di Modena.

Il progetto è promosso da Regione Emilia Romagna, Comune di Modena, Officina Progetto Windsor, Banca del Tempo Modena, Arci Modena, Legmbiente, Aliante Coop Sociale, CiviBox, Libera, Movimento Nonviolento, Rete degli Studenti Medi e SPI Cgil.