Scuola Popolare di Psichiatria

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17-03-2022

Scuola Popolare di Psichiatria: Uscire dai luoghi tipici del sapere istituzionale verso la costruzione di una psichiatra di comunità 

16 - 30 marzo, 13 - 27 aprile, 7- 11 - 25 maggio 

Lo Spazio Nuovo - Viale IV Novembre 40/b, Modena

 

Mercoledì 16/03 Ore 18:00

Etnografia degli psicofarmaci nel contesto modenese – un confronto su determinanti sociali di salute, diagnosi e farmaci. 

Facilitano l’incontro ALESSIA CASOLI e SAMUELA GENTILE 

Mercoledì 30/03 Ore 18:00 

La riduzione del danno nell'uso degli psicofarmaci

Facilitano l’incontro GIUSEPPE TIBALDI e SIMONE PAPA. (26/03, dalle ore 15 alle ore 18:30 -  in preparazione all’ incontro si terrà un gruppo di studio presso la sede di Idee in Circolo, sulla guida “Interrompere L’uso Degli Psicofarmaci: Guida alla Riduzione del Danno.” ). Condurrà l’ incontro LUCIA FORNIERI 

Mercoledì 13/04 Ore 18:00

L'approccio al dialogo aperto come forma di democrazia in psichiatria e oltre

Facilitano l’incontro NINA SAARINEN, PINA CALORO e LUCIA FORNIERI. 

Mercoledì 27/04 Ore 18:00 

L'utilizzo inesorabile degli psicofarmaci: effetti collaterali, dipendenza, tentativi di dismissione

Facilitano l’incontro UGO ZAMBURRU, SARA MANZOLI, FABRIZIO ZAGAGLIA. 

Sabato 07/05 Ore 10:00 - 13:00 15:00 - 17:30

La valorizzazione delle forme d'arte - uno scambio partecipato sulle forme artistiche come risorsa vitale nei contesti di isolamento

Facilitano l’incontro NICOLA VALENTINO e AHMED HUSSEIN. 

Mercoledì 11/05 Ore 18:00

L'educazione dei nuovi psichiatri ed operatori - la passione verso il proprio mestiere avviene da una consapevolezza politica oppure tecnica? 

Facilitano l’incontro FABRIZIO STARACE, GIAN LUIGI BETTOLI e CRISTINA BALESTRAZZI

Mercoledì 25/05 ore 18:00

La libertà è terapeutica! Come evitare i metodi coercitivi e riconoscere nell'altro la condivisione decisionale? 

Facilitano l'incontro GIOVANNI ROSSI e GIANLUIGI VENTURELLI

Data e ora da definire - incontro con le scuole 

Un po' di storia... si ripercorrerà la nascita della riforma Basaglia che ha modificato il paradigma con cui si guarda alla psichiatria. 

Gli incontri, tranne l'ultimo, si terranno allo Spazio Nuovo, la scuola popolare vuole affrontare questo percorso in maniera condivisa e non frontale, quindi invitiamo tutte le persone che vorranno partecipare ad arrivare carichi di riflessioni e pensieri per arricchire sotto più aspetti questo momento di condivisione.

 

SCUOLA POPOLARE DI PSICHIATRIA 

PROMOSSA DA: IDEE IN CIRCOLO, SOCIAL POINT

Uscire dai luoghi tipici del sapere psichiatrico è una suggestione nata da una conversazione con Ugo Zamburru e Angela Spalatro durante la Settimana della Salute Mentale nel corso di un’ intervista seduti sulla panchina sotto un alberoDa questo stimolo è nato un confronto di idee che ha portato a progettare una scuola popolare di psichiatria. L’obiettivo è quello costruire un sapere insieme e di invertire i ruoli dell’ insegnamento per assumere come terapeutico il ruolo della reciprocità e della fiducia, per creare un potere condiviso. I relatori e le relatrici potranno essere anche gli e le utenti portatori e portatrici di esperienza personale che hanno attraversato l’istituzione psichiatrica. Naturalmente per rafforzare questa pratica potremo avvalerci dell’aiuto delle nostre e nostri “amiche e amici psichiatri e non solo, illuminat*”. Come associazione di promozione sociale di utenti e interessati al mondo della salute mentale, Idee in Circolo si propone di essere un vettore di trasmissione politica dell’esperienza di Basaglia che ha formato e riformato la visione e la pratica di gestione della follia in Italia e nel mondo. Questa azione ci sembra necessaria nel periodo storico attuale poiché si sta assistendo ad un’involuzione diteorie e pratiche adottate, le quali portano ad una eccessiva medicalizzazione relegando la gestione del disagio psichico esclusivamente al potere medico. Come associazione di utenti vorremmo vedere un mondo in cui gli utenti diventano più liberi, più indipendenti, più capaci di gestire sia la loro vita quotidiana che il loro disagio. È importante che gli utenti diventino survivors della salute mentale, uscendo dalla cronicizzazione a cui portano i servizi. Questo è più facile di quanto sembri, soprattutto coi ragazzi giovani, ma è e deve rimanere una possibilità per tutti. Non a caso questo progetto parte dalle risorse delle persone che vogliono condividere con la comunità l’ intenzione di considerare la follia come una condizione umana. 

PER INFO E ISCRIZIONI: lospazionuovomodena@gmail.com 

«Innoi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece questa società […] riduce la follia alla ragione nel momento in cui esiste una scienza che si incarica di eliminarla […].Il problema è superare la follia istituzionale e riconoscere la follia dove essa ha origine, come dire nella vita.» 

(Basaglia, Conferenze brasiliane 1979).