La lettera di Arci Modena ai sindaci

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03-04-2020

Stiamo vivendo una situazione grave e inaspettata che nessuno di noi si sarebbe immaginato e che ha comportato il fermo di tutti gli ambiti di azione che insieme concorrono a rendere ricca la nostra comunità: il lavoro, le manifatture, la cultura, la scuola, la socialità, le nostre ritualità religiose e laiche. Siamo stati tutte e tutti chiamati ad affrontare rinunce e sacrifici sociali ed economici per un bene comune superiore: la salute pubblica. Ci rendiamo conto che in questa prima fase la concentrazione e le energie delle istituzioni devono essere assolutamente dirette alla gestione dell’emergenza sanitaria. Crediamo doveroso ringraziare i tanti amministratori locali e regionali che faticosamente lavorano tutti i giorni per cercare di favorire il contenimento del virus e il superamento della situazione, insieme ai sanitari, alle forze dell’ordine e a tutte le cittadine e i cittadini che con il loro lavoro, a rischio della propria salute, garantiscono i servizi essenziali.

Socialità virtuale e solidarietà dei circoli al tempo del Covid-19

Come Arci Modena, il nostro ambito d’intervento è l’associazionismo culturale e ricreativo e purtroppo il primo dato è che l’interruzione delle attività e la conseguente chiusura degli spazi (circoli per anziani, giovanili e culturali, doposcuola popolari, polisportive, centro interculturale e per le famiglie straniere, permanenze di orientamento in carcere), ha causato il fermo totale dei progetti culturali, sociali e della socialità stessa, nella maniera in cui siamo – o meglio, eravamo - abituati a interpretarla. Abbiamo provato a reinventarci un ruolo, certi che in un momento come questo il continuare a costruire comunità e far sentire le persone vicine, anche se lontane, sia ancora più importante: una socialità virtuale, una sorta di resistenza virale con condivisione di contenuti gratuiti sul web, azioni di solidarietà di vicinato, sostegno per persone con fragilità o a famiglie con figli in età scolare che si ritrovano, improvvisamente, a doverne gestire l’istruzione a volte con pochi mezzi e strumenti. In collaborazione con il nostro nazionale e tutti i circoli del territorio, offriamo un palinsesto quotidiano di contenuti culturali, aggregativi ed educativi – cinema, musica live, letture per grandi e piccini, web radio, conferenze, interviste, corsi online - per provare a non interrompere il contatto con quella parte di soci che hanno accesso a questo tipo di modalità relazionale, convinti che la cultura possa aiutare ad affrontare le difficoltà che questa situazione genera: solitudine, lontananza dagli affetti, preoccupazione per la salute e il lavoro, ansia, gestioni familiari complesse. Per chi non ha accesso al web – pensiamo soprattutto ai più anziani – attraverso i circoli proviamo a offrire momenti di dialogo telefonico e sostegno a distanza. A questa parte sociale e culturale si aggiunge quella solidale: sia con l’invito a contribuire al sostegno della sanità pubblica e della Protezione Civile, sia facendo rete con associazioni, come la Croce Blu, con la disponibilità di nostri soci e socie a offrirsi volontari per spese o farmaci a domicilio, naturalmente sempre in raccordo con le istituzioni. Siamo una rete forte e solidale, che in situazioni di emergenza ha già dimostrato la propria volontà di esserci e di partecipare per dare il proprio contributo, anche se piccolo, alla comunità.

Spazi associativi: difficoltà economiche e rischio di non riaprire

A queste azioni si aggiungono quelle interne, rivolte alla valutazione delle difficoltà dei nostri spazi associativi: in rete con la nostra organizzazione nazionale e regionale stiamo cercando di capire come le predisposte dal Governo, dalla Regione e dai Comuni possono avere un impatto positivo e di sostegno alle associazioni, messe a dura prova dalla chiusura prolungata, e contemporaneamente abbiamo avviato un’azione di monitoraggio delle esigenze interne alla rete attraverso un questionario. Già oggi possiamo affermare che, dal nostro punto di osservazione, c'è un forte rischio che riguarda la capacità di ripartenza delle realtà aggregative, sia per chi gestisce grandi spazi ricreativi e sportivi (polisportive) sia per alcune tipologie di realtà come i circoli giovanili e culturali. Quasi tutti questi spazi, il cui bilancio è composto in larga parte dalle quote sociali, si trovano già a non riuscire a fare fronte agli affitti e alle spese di struttura. Questo significa che, una volta terminata l’emergenza, il nostro territorio potrebbe ritrovarsi senza molti dei punti di riferimento sociali e culturali che oggi conosciamo e che forse, ingenuamente, abbiamo sempre dato per scontato: avremo bisogno di ritrovarci, ricostruire relazioni sociali, ritornare a condividere bellezza fuori dalle mura di casa, di ricostruirci come comunità superando le paure che il Covid-19 ci ha fatto conoscere: quella dell’altro visto come possibile fonte di contagio, quella degli abbracci e del contatto fisico. Siamo sicuri che il nostro ruolo, come associazione, sarà fondamentale in questa fase di rinascita e crediamo che i nostri spazi associativi saranno una risorsa importante, per affrontare insieme le conseguenze psicologiche e collettive di questo lungo periodo di quarantena (soprattutto sui giovani e giovanissimi), e per rilanciare la diffusione della socializzazione, se accompagnati e valorizzati all’interno delle scelte economiche che metterete in campo.

Misure straordinarie per la cultura, alcune riflessioni

La rete di circoli Arci Modena, che offre spazi di socialità, partecipazione, confronto, cultura, crescita personale, formazione e attività solidali, è parte integrante del modo di essere comunità che ha reso Modena una provincia coesa e ricca di opportunità e crediamo che nel momento in cui ci si attiverà per rimettere in moto la macchina, tutto questo non debba essere lasciato andare. Siamo però consapevoli che il rischio c’è. Per questo ci permettiamo di portarvi una riflessione sulla prospettiva: siamo sicuri dell’interesse delle amministrazioni locali a non perdere questo patrimonio e dell’attenzione che vi porrete nella discussione che attraverserà i consessi dei consigli comunali, nel ragionare delle misure straordinarie da mettere in campo per fronteggiare il danno anche economico di questa situazione.

Sottoponiamo alla vostra attenzione le seguenti proposte:

 

 

 

 

 

 

 

La collaborazione tra Arci Modena e le istituzioni ed enti del territorio è ormai storica e collaudata e sono tanti i progetti che, grazie al lavoro di squadra, hanno contribuito a rendere il nostro territorio come lo conosciamo: solidale, ricco di opportunità culturali e sociali, con un tessuto sociale forte e coeso. Siamo ancora così, in questo momento di emergenza, e vogliamo lavorare insieme per esserlo anche dopo, affrontando il cambiamento insieme e ricostruendo, se possibile, una comunità ancora più ricca di bellezza.

 

 Arci Modena e Uisp Modena hanno inviato ai sindaci anche un documento congiunto, che trovate in allegato 

 

 

Allegati: