In che mondo vivremo?, la società tra fake news e verità

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13-04-2018

Che cosa succede in Nord Africa e Medio Oriente e le conseguenze sull’Europa, luogo della speranza che però non vuole accogliere, tra fake news e verità. Sono questi i focus al centro di “In che mondo vivremo?”, percorso di approfondimento e riflessione curato da Arci Modena con il patrocinio del Comune di Modena e in collaborazione con la Casa delle Culture di Modena, naturale seguito del progetto “Je suis Razza Umana”, percorso di approfondimento e riflessione nato dopo gli attentati di Parigi del gennaio 2015. Il progetto nasce dall’esigenza di approfondire il tema del terrorismo e di aprire al dialogo tra le culture e con questo secondo capitolo si fa un passo in avanti, proseguendo la riflessione su come la società è cambiata in questi anni e su qual è la percezione dello “straniero” dopo Charlie Hebdo. Questa nuova edizione, presentata in anteprima a dicembre 2017 alla Galleria Europa, vede un ricco programma: due conferenze con giornalisti Rai e di Internazionale, un incontro all’Officina Progetto Windsor e un corso di formazione per giornalisti.

Gli incontri di approfondimento

Due gli incontri di approfondimento dove si discuterà di narrazione delle migrazioni, responsabilità dei media, il ruolo dei social network nel costruire una opinione pubblica, islamofobia, muri virtuali e reali, solidarietà, discriminazione, post verità, paura e pregiudizi. Si parte mercoledì 11 aprile alle 21 alla Casa delle Culture di Modena (via Wiligelmo 80) con il focus “Dal Nord Africa all’Europa” dove interverranno Zouhir Louassini, giornalista Rai ed editorialista de L’Osservatore Romano e Paolo Di Giannantonio, giornalista del TG1, che offriranno spunti di riflessione partendo dall’analisi storica e geopolitica Nord Africa, in particolare Tunisia e Marocco, con il dramma della radicalizzazione, la gestione interna della sicurezza e del contrasto al fondamentalismo, dando elementi per imparare a leggere quello che succede in Italia e in Europa. Secondo appuntamento, lunedì 14 maggio, sempre alle 21 alla Casa delle Culture di Modena, si parlerà invece di “Dal Medio Oriente all’Europa” con il giornalista e scrittore Tahar Lamri e la giornalista Annalisa Camilli di Internazionale, che rifletteranno sulla pseudo guerra mai finita tra Sciiti e Sunniti e le alleanze che ne conseguono, sempre portando l’attenzione sulla narrazione che arriva in Europa e le conseguenze sull’opinione pubblica. Gli incontri sono moderati da Anna Ferri di Arci Modena. Sempre Tahar Lamri, domenica 13 maggio alle 9.30 all’Officina Progetto Windsor (via San Faustino 155/U), incontrerà le famiglie degli studenti del corso di arabo – incontro aperto al pubblico - per una discussione su fake news e narrazioni, con un confronto tra i siti di informazione italiani e arabi, stereotipi, punti di vista di chi vive qui da anni e di chi ci è cresciuto, come le seconde generazioni e sulla percezione che hanno di come è cambiata la società in questi anni, tra razzismo, islamofobia ma anche movimenti che chiedono politiche di accoglienza. 

I giornalisti e la Carta di Roma

Alle tre conferenze si aggiungerà un incontro formativo per i giornalisti – è stata presentata la domanda di collaborazione all’Ordine dei Giornalisti – dal titolo “La Carta di Roma e la narrazione delle migrazioni” dove si approfondirà la Carta di Roma del 2008, base di partenza per trattare le informazioni su richiedenti asilo, rifugiati, sulle vittime di tratte sui migranti. All’incontro parteciperanno come relatori, tra gli altri, la giornalista Annalisa Camilli di Internazionale, che da anni si occupa di storie di migranti e il giornalista e scrittore Tahar Lamri, algerino naturalizzato italiano, che porterà un importante contributo di esperienza sia come “migrante” sia sulla narrazione di questo fenomeno, anche a livello europeo.

Gli eventi sono organizzati da Arci Modena con il patrocinio del Comune di Modena e in collaborazione con Casa delle Culture. Gli ingressi sono liberi e gratuiti.